Il primo dei tanti tributi che riceverà in questi mesi il giocatore simbolo di un’epoca in azzurro
Sono tantissime le testate internazionali che stanno riservando articoli al numero 8 che ha totalizzato 142 caps con la rappresentativa tricolore. Da Sky Sports al sito ufficiale del Sei Nazioni passando per Planet Rugby, sono tantissimi i focus dedicati a Parisse, che dimostrano una volta di più il suo valore all’interno del mondo del rugby.
Al 36enne è stata negata la possibilità di vincere il suo 143esimo cap nell’ultima partita della Coppa del Mondo di Rugby degli azzurri contro la Nuova Zelanda a causa del tifone Hagibis, e ora sembra pronto a dire addio in una delle due partite casalinghe di questa primavera, contro la Scozia il 22 febbraio o in Inghilterra tre settimane dopo.
Mentre la visita della Rosa Rossa allo Stadio Olimpico arriva nell’ultima fase della competizione, Parisse insiste sul fatto che non sarà disponibile per tutte e cinque le partite del suo Paese, in cui cercheranno di migliorare la campagna senza vittorie dell’anno scorso. Con l’ammissione di Parisse che deve spianare la strada al talento emergente dell’Italia, il capo allenatore Franco Smith deve ora riflettere su chi nominare come capitano al posto del difensore di Tolone.
Dopo aver fatto il suo debutto con l’Italia nel 2002, Parisse lascerà la scena internazionale al terzo posto nella classifica di tutti i tempi per le apparizioni, dietro solo al capitano Richie McCaw, vincitore della Coppa del Mondo della Nuova Zelanda e allo skipper gallese Alun Wyn Jones.
“Ho esposto a Smith il mio desiderio di chiudere la carriera internazionale a Roma, davanti alla mia famiglia, ai miei amici e ai nostri tifosi” ha dichiarato Parisse in un’intervista al Corriere dello Sport.
“Lui è d’accordo sul fatto che meriti un’altra partita, che non posso finire con quell’incontro cancellato dal tifone. Affronterò la Scozia, l’Inghilterra o tutte e due, ma non giocherò di sicuro l’intero Sei Nazioni. Se fossi permanentemente nella squadra – o ancora di più se fossi capitano – occuperei determinati spazi ed è tempo che altri prendano il mio posto”.